“”Opera è spesso abbreviato con O₽A, dove il simbolo ₽ (una P tagliata) è la contrazione medievale («Huiusmodi autem titulis subtus linearibus sic breviantur sillabe» …) della sillaba “PER”: quindi O₽A = Opera. Troviamo spesso anche O₽AE (anche nella variante grafica O₽E), che è semplicemente il genitivo: Operae, cioè dell’Opera, appartenente all’Opera. La E è la trascrizione fonetica del dittongo ae: Operæ. A Pisa è usata la forma genitiva, mentre ad esempio a Siena Opera è abbreviata al nominativo, O₽A. Nelle lapidi o negli antichi documenti il segno abbreviativo si identifica con una linea che può essere diritta o modificare la sua forma assumendo significati diversi. Tutte le possibilità e combinazioni sono presentate nel Trattato medievale d’anonimo “De cautelis breviationibus et punctis circa scripturam observandis”.””
Cassa in legno antica.
Rarissima cassa in legno di castagno, ruote probabilmente(siamo in attesa di saggio)in osso.
Unica nel suo genere per forma e dimensioni. La particolarità delle ruote applicate nei due fianchi ci porta a supporre ad uno utilizzo per lo spostamento di pesanti attrezzi da lavoro. La cassa è unita da incastri a coda di rondine di una manifattura pregevole!, rinforzata da chiodi squadrati forgiati a mano con testa ampia. Serratura e ferrature originali (manca la chiave). In genere i manufatti e le strutture prodotti col finanziamento delle Opere riportavano i marchi specifici delle stesse o più genericamente l’abbreviazione OPA (che andrebbe letto opera). Le Opere o Fabbricerie ancora esistenti sono quelle di Cattedrali o Conventi importanti(Duomo di Firenze, Siena, Pisa, Arezzo, Prato, Orvieto, ma anche Santa Croce e San Lorenzo a Firenze), ma un tempo erano molto più numerose, anche per chiese di dimensioni più modeste.
misure | cm.114x71xh.40 |
---|---|
materiale | legno di castagno, ruote in osso. |
provenienza | Toscana |